Lavanda Officinale

Lavanda Officinale

La Lavanda officinale è una pianta molto usata in fitoterapia

Grazie ai numerosi benefici che è in grado di apportare: i suoi fiori, infatti, si sono dimostrati in grado di stimolare la produzione e la secrezione di bile (attività colagoga e coleretica) e quindi benefica rispetto alla funzionalità epatica, per questo capace di favorire i processi digestivi (azione eupeptica).

Proprio per queste sue caratteristiche si può impiegare nella mancanza d’appetito dovuta ad eccessivo carico di stress psico-fisico o nella flatulenza generata da una disbiosi (scorretta flora batterica intestinale).

Il suo olio essenziale è stato oggetto di numerosi studi, tra i tanti voglio citare quello che è stato in grado di dimostrare la sua azione calmante sul sistema nervoso.

I fiori di lavanda mostrano di possedere proprietà moderatamente sedative che li rendono adatti ad essere utilizzati nelle cefalee muscolo-tensive, nell’emicrania; tradizionalmente impiegati come neurotonici, tanto negli adulti che nei bambini, negli stati di affaticamento mentale grazie alla loro capacità di favorire un sonno ristoratore e di modulare l’agitazione.

Anche solo un fazzoletto imbevuto di tintura madre tenuto vicino al viso al momento di coricarsi o semplicemente dei fiori di lavanda nel cuscino, sono in grado di facilitare il sonno.

In questo senso anche aggiungerne qualche goccia nella vasca prima del bagno risulta essere una valida soluzione.

Si tratta di evidenze già confermate nelle monografie della Commissione E tedesca (che si occupa di sicurezza dei fitoterapici) che indicano nell’infuso dei fiori essiccati di lavanda un rimedio sicuro per i disturbi dell’umore, nell’insonnia e nei dolori addominali funzionali (meteorismo, spasmi intestinali, …).

In letteratura non sono segnalati effetti collaterali per un uso della pianta ai dosaggi convenzionali; per ogni dubbio è comunque bene chiedere consiglio al proprio farmacista.

Autore: Dott. Daniele Orlandoni

Bibliografia:

  1. Bruneton J.: “Phytotherapie, les donnees de l’evaluation”, Thecnique et documentation-Lavoisier, Parigi 2002.
  2. Hardy M.: “Remplacement of drug treatment for insomnia by ambient oduor”, Lancet 346, 701 (1995).

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