Consapevolezza

Consapevolezza - io e il mondo intorno

Io e il mondo intorno

CONSAPEVOLEZZA dall’Enciclopedia Treccani:
consapevolézza s. f. [der. di consapevole]. – L’esser consapevole; cognizione, coscienza: avere c. delle proprie responsabilità; agire con piena c.; la c. del male fatto può essereprincipio di pentimento“.

Perché dare tanta importanza ad una parola?

Le parole esprimono concetti e i concetti sono figli delle idee e mai come oggi sentiamo tutti il bisogno di riconoscerci in un’idea che ci sia d’ispirazione.

In un certo senso stiamo cercando di raggiungere una maggior consapevolezza di noi stessi come persone innanzitutto, spesso lo facciamo senza un’intenzione precisa, senza che nessuno ci guidi in questo cammino.
Tuttavia si tratta di una necessità profonda che ci accomuna come esseri umani ed è un pensiero che ci consente di sviluppare riflessioni interessanti che vanno ben al di la del semplice “io” per consentirci di iniziare a ragionare intermini di “noi”.

In questo senso la consapevolezza riguarda moltissimi aspetti della nostra vita:

Consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione.
Gli alimenti sono costituiti da numerosi componenti (sali minerali, grassi, carboidrati, oligoelementi, vitamine, ecc.) che, una volta assunti attraverso i pasti, finiscono inevitabilmente per sviluppare un’interazione con la nostra biochimica che a sua volta si rifletterà sulla nostra fisiologia.
In sostanza se mangi in modo scorretto non puoi pretendere di non pagarne le conseguenze. Certamente l’alimentazione va studiata in base alle proprie reali esigenze che possono dipendere dalla genetica, dal proprio profilo metabolico e da eventuali intolleranze alimentari presenti

Consapevolezza che ogni nostra azione si rifletterà su tutta la comunità che ci ospita e accoglie.
Costruire una società sana passa attraverso le nostre scelte che giorno per giorno ci ritroviamo a compiere nella vita reale ed è solo la consapevolezza delle loro conseguenze può aiutarci a seguire la strada migliore.


Consapevolezza di dover iniziare ad essere soggetti attivi nella costruzione e nella difesa della nostra salute:
eseguire controlli ed esami preventivi è indispensabile e ci consente di poter intervenire sul nostro sistema biologico prima che si creino disturbi seri.
Sto parlando di una visione funzionale più ampia del concetto di salute che non è più legato all’assenza di malattia, quanto alla verifica e controllo di specifici parametri che possono indicare l’esistenza dei presupposti sui quali nel tempo la malattia si genera.

Consapevolezza del proprio stile di vita.
Siamo organismi che sotto l’aspetto biologico hanno poche necessità vitali:
mangiare, bere, dormire, eliminare le scorie.
Dobbiamo sempre ricordarci quindi che è indispensabile dormire senza risvegli ed alzarci riposati, mangiare regolarmente e in modo adatto alle nostre reali necessità e soprattutto essere nelle condizioni di assimilare gli alimenti, bere per dissetarci e non per socializzare, scaricarsi ogni mattina.

Consapevolezza del valore delle regole.
Le regole rappresentano la necessità di gestire una convivenza rispettosa e civile, disciplinano la vita di ognuno di noi e non solo quella “degli altri”.
Si tratta di raggiungere la consapevolezza di essere tutti in qualche modo legati nel prendere parte ad un’esperienza di vita che ci unisce anziché dividerci, che dovrebbe avvicinarci piuttosto che allontanarci, che deve fondarsi soprattutto sulla condivisione di idee e informazioni che consentano una crescita della comunità.


Chi ha concepito questa pubblicazione, e chi vi scrive, ha la consapevolezza di partecipare ad un progetto coraggioso che si ripropone l’obiettivo di veicolare informazioni che possono essere d’aiuto nel mantenere una condizione di benessere il più a lungo possibile.

La consapevolezza di cominciare un percorso assieme.

Il diario della consapevolezza:
• Scrivi ogni giorno quello che mangi.
• Se ti svegli di notte segnati l’orario.
• Quanto tempo dedichi all’attività fisica in una settimana?
• Hai mai fatto un esame specifico per la flora batterica intestinale?
• Quando hai fatto gli ultimi esami preventivi?

Autore: Dott. Daniele Orlandoni

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